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Un gruppo di medici svedesi ha dichiarato di essere contrario alla vaccinazione di massa

No da alcuni medici svedesi alla vaccinazione di massa

Un gruppo formato da 28 esperti medici svedesi è contrario alla vaccinazione di massa ed ha invitato a non vaccinare i giovani e le persone sane, bensì solo gli anziani ed i soggetti a rischio. I medici hanno infatti scritto un testo d’opinione sul quotidiano svedese Göteborgs-Posten, nel quale hanno sottolineato i motivi che li hanno portati ad effettuare tale richiesta, tra cui: i possibili effetti collaterali della vaccinazione anti covid, come ad esempio la coagulazione del sangue, e la supposizione secondo cui gran parte della popolazione abbia già sviluppato l’immunità al virus.

La notizia è stata riportata all’interno di questo articolo dell’agenzia di stampa Sputnik, nel quale sono state scritte le seguenti parole.

“I 28 medici e ricercatori, tra cui lo psichiatra e il dibattitore Sven Román e Nils Littorin dell’Università di Lund, che guidano anche il partito locale Malmö List, hanno sostenuto che gran parte della popolazione mondiale ha ora avuto il Covid-19 e che ancora di più ha sviluppato una qualche forma di immunità. ‘Pertanto, dovremmo vaccinare solo coloro che hanno 65 anni e più o sono a rischio. Altrimenti rischiamo di ripetere gli errori fatali della vaccinazione antinfluenzale suina’, hanno scritto gli esperti”.

Infatti, quando nel 2009 ci fu la cosiddetta influenza suina, venne sviluppato un vaccino che fu poi somministrato in 60 o 90 milioni di dosi a livello globale. Tuttavia, successivamente in diverse nazioni europee, in particolare nei paesi nordici, in seguito alla somministrazione del siero comparvero vari casi di narcolessia. E seppur non si poté sapere se tali casi fossero stati causati dalla vaccinazione (poiché il virus dell’influenza suina stessa causava narcolessia), i pazienti che svilupparono la narcolessia vennero risarciti dallo Stato.

Però, il piano di vaccinazione di massa attuato dall’Agenzia svedese per la sanità pubblica, dall’epidemiologo statale Anders Tegnell e dal coordinatore governativo per i vaccini Richard Bergström, è ben diverso dalla proposta fatta da questi medici. Infatti, in base alla versione ufficiale la fase pandemica finirà e quella endemica inizierà solo dopo che più del 60% della popolazione si sarà sottoposta al siero anti Covid-19.

Ma, a tal proposito, il dottor Sven Román (uno dei firmatari del testo) ritiene che vi possano essere dei legami tra le autorità e l’industria farmaceutica, in quanto Richard Bergström in passato ricoprì il ruolo di amministratore delegato dell’Associazione dell’industria farmaceutica.

‘Mi manca la fiducia in quest’uomo. Non mi sono mai fidato di lui, viene direttamente dall’industria farmaceutica. Gli svedesi devono rendersi conto che queste persone hanno degli interessi e non sono imparziali’, ha twittato Román a proposito delle lodi di Bergström alle regioni svedesi per aver permesso che gruppi di popolazione più giovani vengano inoculati con il controverso vaccino AstraZeneca. ‘Esperti che sono degli idioti piuttosto utili per l’industria farmaceutica. So di cosa sto parlando, perché ne ero uno pure io fino a una decina di anni fa’, ha twittato Sven Román, citando un articolo sulle ipotesi degli esperti sulla vaccinazione di massa”, si legge all’interno dell’articolo di Sputnik.

Insomma in Svezia c’è chi, secondo noi legittimamente, cerca di opporsi alla vaccinazione di massa effettuata indistintamente nei confronti di persone di qualsiasi fascia d’età. E a farlo non sono dei “complottisti” o persone ignoranti, ma un gruppo di medici, motivo per cui riteniamo che ciò che questi ultimi sostengono sia quantomeno da prendere in considerazione.

E tu cosa ne pensi? Ritieni che la proposta di questi medici svedesi sia sensata? Faccelo sapere nei commenti e se ti è piaciuto l’articolo condividilo!

Di Raffaele De Luca

Riferimenti
Sputnik News

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