Lo stato di eccezione venutosi a delineare nella situazione odierna non può essere inteso come una necessità nata unicamente per contrastare il coronavirus. Sono diversi gli indizi che ci portano a pensare che si è sfruttata, si sfrutta e si sfrutterà questo pretesto per cambiare in maniera irreversibile lo status quo. Come abbiamo anticipato nell’articolo chiave sul coronavirus, non potevamo considerare l’epidemia una strategia limitata a voler rallentare l’espansione economica cinese. E concludendo abbiamo detto che occorreva aspettare il susseguirsi degli eventi per poter rispondere alla domanda “cui prodest?”. Questi, cari amici, stanno cominciando a disegnare una strategia globale non poco preoccupante.

Per chi non lo sapesse, uno stato di eccezione è una situazione in cui il potere politico assume una configurazione diversa da quella espressa dalle proprie leggi ordinarie, caratterizzata dalla sospensione delle leggi scritte e dall’applicazione di tutte le strategie necessarie per far fronte alla problematica in essere

ANCHE A COSTO DI ANDARE A LEDERE I DIRITTI INDIVIDUALI.

Il motivo ovviamente è la salvaguardia della salute pubblica… L’evitare i contagi, non sovraccaricare il sistema sanitario nazionale – già compromesso in precedenza dai numerosi tagli… Tutto giusto, sulla carta. Il problema è che per garantire quanto appena detto si stanno proponendo soluzioni su cui già il potere lavorava per farle digerire alla popolazione e attuarle, ben prima che esplodesse l’epidemia di coronavirus. Stiamo parlando di:

• Lotta al contante, l’OMS(Organizzazione Mondiale della Sanità) ci fa sapere che il contante non andrebbe utilizzato perché sarebbe veicolo di trasmissione del virus (come se le carte di credito passate a 50 commessi diversi fossero invece completamente sterili).
• Bavaglio alla libertà di espressione con il controllo di internet e dei social, per non far circolare “pericolose” fake news sul coronavirus in nome del bene comune, naturalmente…
• Ulteriore diminuzione della privacy, sempre per il bene comune in modo che tutti siano controllati e nessuno possa “fare il furbo”.
• La cessione della propria sovranità nazionale verso organi sovranazionali, come l’OMS, l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite)…
• E tante altre cose che riguardano i nostri diritti e che invitiamo CALDAMENTE ad approfondire guardando il video sotto.

Vi lasciamo con l’ottimo Ugo Mattei – già introdotto sul blog – che ci spiega lo stato di eccezione e la situazione attuale. Video assolutamente imperdibile. Inserito anche nell’elenco dei video da non perdere che riguardano il giurista. Ricordatevi…

“Chi dorme in democrazia si sveglia in dittatura”