A Modena negli scorsi giorni due bambini sono stati sospesi rispettivamente da un asilo nido e da una scuola dell’infanzia dopo che i genitori avevano partecipato senza mascherina ad una protesta anti lockdown. La decisione è stata presa a causa della violazione del “Patto di Corresponsabilità”, un documento, rivisto e aggiornato per la pandemia da Covid-19, che stabilisce i rapporti tra la scuola e la famiglia.

All’interno del comunicato del Comune di Modena, infatti, si legge che il rispetto di tale patto sia “indispensabile per non mettere a rischio la salute dell’intera comunità scolastica” e che “la mancata sottoscrizione del Patto implica l’impossibilità di iscriversi al servizio educativo o scolastico e, allo stesso modo, una grave violazione implica l’allontanamento dal servizio”. E siccome tramite il patto i genitori si erano impegnati ad “adottare, anche nei tempi e nei luoghi della giornata che il proprio figlio non trascorre a scuola, comportamenti di massima precauzione circa il rischio di contagio”, il loro comportamento ha appunto costituito una violazione dello stesso.

Nello specifico, una fotografia ha provato che i genitori fossero senza mascherina durante la partecipazione alla protesta anti lockdown ed un verbale della Polizia locale ha documentato il tutto. Inoltre, la vicenda è stata segnalata all’amministrazione comunale dalle famiglie degli altri bambini che frequentano gli stessi servizi educativi, nonché dai gestori delle strutture che hanno recepito il Patto di corresponsabilità nel regolamento del servizio e, per questo, i due figli della coppia sono stati espulsi.

Ma la sospensione è davvero giustificata o essa potrebbe essere priva di fondamento? A tal proposito non si può non citare il sito Byoblu, che all’interno di questo articolo ha riportato le parole di un avvocato in merito al caso.

«Su questa vicenda Byoblu ha sentito l’avvocato Alessandra Barana: ‘Il provvedimento è abnorme e non trova giustificazione e fondamento giuridico – spiega l’avvocato – sia perché il patto di corresponsabilità non è effettivamente un patto, non ha valore contrattuale, e si basa su una norma che ha finalità di collaborazione. Non trova giustificazione giuridica anche perché punisce un alunno per la condotta di terzi, come nel caso dei genitori.  Tra l’altro la norma è censurabile perché nel sanzionare non tiene conto dell’impatto sul minore, che si vede sradicato dal contesto nel quale è abituato ad andare quotidianamente’».

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Riferimenti
https://www.comune.modena.it/salastampa/archivio-comunicati-stampa/2021/4/servizi-educativi-violare-il-patto-comporta-la-dimissione
https://www.byoblu.com/2021/04/09/genitori-partecipano-a-manifestazione-contro-lockdown-e-i-figli-vengono-sospesi-da-scuola/