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Decessi per coronavirus – Istituto superiore di sanità, 20 marzo 2020

decessi per coronavirus, infografia dell'istituto superiore di sanità, aggiornata al 20 marzo 2020

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha rilasciato un report basato sui dati aggiornati al 20 marzo 2020 sui 3200 decessi per coronavirus. Come avevamo già detto nei precedenti articoli, si contano sulle dita di una mano quelli morti DI coronavirus e non CON il coronavirus. Solo SEI infatti avevano 0 patologie in essere – e anche per quei 6 sarebbe stato interessante avere dati alla mano più completi. Anche i dati sull’età confermano ampiamente quanto già detto, la stragrande maggioranza delle persone decedute è anziana con un’età media di 78,5 anni (questo dato ci porterà a fare ulteriori riflessioni in futuro). Ribadiamo che la nostra non è e non vuole essere una mancanza di rispetto per i malati e i deceduti che anzi, devono ricevere tutto il nostro supporto e compassione ma i problemi sono altri:

  • La totale inadeguatezza della sanità italiana a causa di tagli su tagli fatti negli ultimi decenni un poco alla volta. Solo 5090 posti letto di terapia intensiva su 60 milioni di abitanti (situazione pre-epidemia) mentre in Germania con 80 milioni di abitanti ne hanno 28.000 con 25.000 respiratori.
  • Altro dato che fa riflettere è quello sulle terapie utilizzate… Nell’84% dei casi sono stati somministrati antibiotici!? È un virus, servono a nulla gli antibiotici (infatti nel 54% dei casi sono stati usati antivirali).
  • L’incompetenza totale nel gestire la situazione da parte del governo. A nostro avviso le misure draconiane hanno motivi che vanno oltre il virus.
  • Lo stato di salute generale della popolazione che è veramente critico, basta guardare i numeri per rendersi conto che si tratta di un virus poco più aggressivo dell’influenza, con la differenza che prende i polmoni quindi è più facile che sfoci in criticità per la sopravvivenza in soggetti già molto debilitati. Con uno stato di salute generale come questo, la popolazione è veramente in balia di tutto. Se vi chiudono le farmacie che fate? Dovreste leggere ONE SECOND AFTER per rendervi conto… Ne sono ulteriore prova i contagi tra gli atleti (vedasi calciatori famosi come Rugani e Matuidì), molti dei quali completamente asintomatici – al massimo con 37,2 di febbre, segno che in persone fisicamente al top il virus vale ZERO. E la tabella dell’ISS ce lo dimostra, solo SEI i morti in chi aveva zero patologie, su 3200 decessi.

Altri dati da non sottovalutare:

  • il 48,6% dei deceduti aveva tre o più patologie, il 26,6% due e il 23,5% una, DI CONTRO PERO’ il 73,6% dei deceduti soffriva ipertensione, il che potrebbe giustificare come mai la differenza nella percentuale di decessi, tra chi aveva una sola patologia o due, è bassa. Infatti sono tantissime le persone che assumono farmaci contro la pressione alta e in un precedente articolo abbiamo spiegato come i farmaci anti-ipertensivi ACE-inibitori possono seriamente peggiorare il quadro clinico dell’ infezione da coronavirus.
  • Solo 36 i decessi per coronavirus sotto i 50 anni di età, 9 di questi avevano meno di 40 anni e, a sua volta, su due di questi non si hanno informazioni cliniche mentre nei rimanenti 7 c’erano in essere gravi patologie preesistenti (diabete, patologie cardiovascolari, problemi renali, problemi psichiatrici). Sui problemi psichiatrici non si obbietti che non centrano nulla con lo stato di salute del corpo, date un occhio al bugiardino degli psicofarmaci per vedere che disastri possono fare all’interno dell’organismo.

Questi dati dell’Istituto Superiore di Sanità sui decessi per coronavirus chiariscono non poco la situazione. E ricordatevi che purtroppo la “pilloletta” non risolverà mai i problemi se non risolviamo le cause che li hanno generati.

FONTE

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Infografica_decessi_COVID-19_2020-03-20.pdf

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