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Da NO-TAV al tavolo con i Benetton: l’evoluzione del grillino Sorial

Sorial e Di Maio

Di Maio è riuscito a piazzare un altro politico di livello (basso) nei grandi lavori per il tunnel del Monte Bianco. Il braccio destro del Ministro degli Esteri sarà a capo della direzione del nuovo traforo, nei suoi compiti quello di sedersi a tavolo e collaborare con i nemici (ex) del MoVimento, i Benetton.

Giorgio Sorial, ingegnere nativo bresciano di 37 anni, è ricordato per i suoi grandi successi politici negli anni del suo mandato da parlamentare. Tra questi risultati bisogna assolutamente evidenziare l’affermazione rivolta all’allora Capo dello Stato: “Napolitano è un Boia”. Affermazione fuori luogo a tal punto da far prendere le distanze anche ai massimi esponenti del partito di allora che, tutto si poteva dire ma, erano molto lontani moralmente dalle istituzioni. Un altro gran successo del grillino bresciano, inerente anche al suo nuovo incarico, è quello delle continue e pressanti manifestazioni, a fianco dell’attuale viceministra all’Economia Laura Castelli, contro la Tav arrivando ad esporre uno striscione “No-Tav” davanti al parlamento. Non bisognava aspettare l’arrivo dell’ex-Premier Conte per vedere un nuovo movimento.

I cambiamenti, o meglio l’incoerenza del partito di grillo, si notano ogni giorno di più tanto è vero che, oltre al distaccamento e la creazione della nuova forza politica “L’alternativa c’è”, 3 parlamentari sono passati a Fratelli d’Italia, partito guidato da Giorgia Meloni. Il tunnel del Monte Bianco non è molto diverso al progetto della Tav ma, essendo lontano da elezioni, questa tematica non viene utilizzata per questa scelta elettorale che porterà, come detto precedentemente, Sorial a lavorare con la società che detiene il 51% della società pubblico-privata fondata nel 1957 per gestire la parte italiana del tunnel alpino con la Francia: i Benetton. Questa nomina è avvenuta solo nel momento in cui l’ingegnere bresciano non ha potuto avere l’incarico dalla amica grillina Appendino, sindaco di Torino, per gestire la Gtt. La poltrona dei vertici del trasporto torinese è saltata perché il sindaco, essendo in scadenza di incarico, non può affidare nuovi incarichi. Questa nomina, fatta a febbraio da Di Maio, si è cercato di tenerla nascosta il più possibile, difatti non era ancora stata fatta presente nemmeno alla regione che è azionista di minoranza della società SITMB che si occupa del fronte italiano dei trafori e che avrà, quindi, presidente Sorial.

Di Ilario Maiolo

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