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Coronavirus Italia: il punto della situazione

coronavirus italia i fatti da conoscere

La questione “coronavirus Italia” ha raggiunto un livello di attenzione importante con, ad oggi, ben 117 infettati di cui 89 in Lombardia ma allo stesso tempo occorre non farsi spaventare e analizzare adeguatamente i fatti. La negligenza del governo è la principale causa della genesi del problema “coronavirus Italia” ma prima che la psicosi collettiva si manifesti – visti i fatti di cronaca forse è già troppo tardi – bisogna avere un quadro un poco più ampio di quello della notizia dell’ultima ora.

Che il coronavirus sia estremamente contagioso è un dato di fatto ed è anche per questo che si sta diffondendo molto velocemente in tutto il mondo. A ciò si aggiunge l’aggravante del focolaio iniziale in Cina, il paese più popolato del globo e con migrazioni frequenti. Ciò non toglie che attualmente la mortalità è a circa il 2-3%, principalmente a carico di persone anziane e con patologie croniche in essere che ne minano l’efficienza immunitaria. Un andamento simile ad un “influenza virulenta”, con eziopatogenesi e complicanze simili. Con questo non vogliamo dire che non debba essere preso sul serio e che la situazione non sia preoccupante… Anche perché una società “umana” dovrebbe sempre pensare prima ai più deboli, proteggendoli. Ma una persona giovane in perfetto stato psicofisico dovrebbe temere il coronavirus come temerebbe un’influenza, certamente più aggressiva e soprattutto molto più contagiosa. La guarigione è sempre spontanea e i trattamenti servono più che altro a gestire i sintomi e a supportare le funzioni vitali quando compromesse. I veri problemi emersi da questa storia sono altri:

  • Il solito atteggiamento “Politically correct”. È inutile parlare di discriminazioni verso la popolazione cinese residente in Italia quando è un dato di fatto che il virus viene dalla Cina e non dal Burundi, ed è sempre un dato di fatto che molti cinesi facciano viaggi frequenti di ritorno al loro paese. Tant’è che finalmente si ipotizza che il “paziente zero” sia appunto un cinese. Bloccare i voli dalla Cina o controllare solo chi viene da lì è abbastanza inutile quando è sufficiente fare scalo in un paese considerato sicuro per poi arrivare in Italia…
  • Il propagandare della teoria secondo cui il coronavirus venga dal mercato di Wuhan. Questo studio ha confermato come l’attuale coronavirus nome in codice COVID-19 abbia subito modificazioni genetiche la cui probabilità che queste siano un evento naturale è pari a ZERO. E proprio a Wuhan c’è un laboratorio di massima sicurezza di armi batteriologiche… Ma non è finita qui. Alcuni mesi prima dello scoppio dell’epidemia, ci fu un’ esercitazione militare proprio a Wuhan che simulava un soccorso nei confronti di un attacco batteriologico da coronavirus – che fantasia. Ulteriore conferma la dichiarazione di Francis Boyle, professore di diritto allʼuniversità dellʼIllinois e creatore del Biological Weapons Act: “Il coronavirus è un ‘arma batteriologica e l’OMS sapeva”.
  • L’OMS sapeva?! Si, il famoso laboratorio di massima sicurezza BSL-4 a Wuhan è un centro di ricerca dell’OMS… Organizzazione Mondiale della Sanità…Quell’ente che dovrebbe salvaguardare la salute delle persone. Ci teniamo a sottolineare che il laboratorio in questione è il più sicuro al mondo… Estremamente difficile che il virus sia “scappato” accidentalmente dai laboratori… Che storia è questa? Siamo di fronte ad un vero e proprio test sulla pelle delle persone per testare la tenuta dell’economia mondiale ed altri fattori?
  • “Questione 5G”. Wuhan è una delle città della Cina con il 5G a pieno regime e per chi se lo fosse perso, avevamo accennato ai pericoli che si celano dietro questa nuova tecnologia parlando del penultimo lancio dei satelliti del progetto Starlink. Ebbene emergono non poche prove sul fatto che le radiofrequenze possano minare la salute delle persone su più punti di vista, non ultimo quello immunitario. È probabile che in Cina, il 5G abbia aggravato la situazione influenzando negativamente la risposta immunitaria delle persone.

Cui prodest? È improbabile che il virus sia uscito “per errore” da un laboratorio e attualmente sulle motivazioni dolose si possono sollevare solo ipotesi. Voler fare “pulizia” delle fasce più deboli della popolazione? Un test sotto più punti di vista come abbiamo ipotizzato sopra? Attualmente non è chiaro. Sarà fondamentale tenere gli occhi ben aperti sugli sviluppi futuri, sia sul coronavirus in Italia sia, a maggior ragione, sulla situazione a livello globale. La pericolosità del virus sta proprio nella sua contagiosità, bassa letalità e nel suo non breve periodo di incubazione (14 giorni) che gli permette di diffondersi rapidamente, specialmente per via dell’attuale livello di globalizzazione raggiunto. Se è vero che la mortalità del COVID-19 è “solo” il 2-3% come per l’influenza… In uno scenario catastrofico lontano dalla realtà e basato solo sulla matematica, su 60 milioni di potenziali infetti quel 2-3% equivale a 1,2 -1,8 MILIONI di potenziali vittime. Quindi quando parliamo di “percentuali”, stiamo sempre ben attenti…

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