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AstraZeneca: una settimana all’insegna di dubbi e perplessità

AstraZeneca, vaccino

Questa settimana la questione AstraZeneca è stata al centro del dibattito pubblico nazionale ed internazionale. Negli scorsi giorni molti paesi europei hanno deciso di interrompere temporaneamente la somministrazione del vaccino anglo-svedese in attesa di un pronunciamento da parte dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. La sospensione è arrivata per via di alcuni dubbi circa le possibili reazioni avverse al vaccino AstraZeneca. L’Ema, però, si è espressa nella giornata di giovedì ed ha definito il vaccino “sicuro ed efficace”, ma sono ancora molte le persone che hanno dubbi in merito.

Tra i paesi europei che la settimana scorsa hanno optato per l’interruzione della somministrazione c’è anche l’Italia. Infatti, l’Aifa nella giornata di lunedì ha sospeso “in via precauzionale e temporanea” la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Il tutto dopo che, il giorno prima, la stessa Aifa aveva dichiarato che l’allarme sulla sicurezza del vaccino fosse “ingiustificato“. Va detto, però, che la scelta di interrompere la somministrazione non è stata presa dall’Aifa, bensì dal governo. Lo ha dichiarato il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini, tramite delle dichiarazioni rilasciate per la Repubblica in cui ha affermato che la decisione è stata “una scelta di tipo politico”. Giovedì, però, è arrivato il parere dell’Ema, che ha definito il vaccino AstraZeneca “sicuro ed efficace” e successivamente alcuni paesi, tra cui l’Italia e la Germania, hanno ricominciato a somministrarlo. Anche in Francia è stato dato nuovamente il via alle somministrazioni del siero, ma solo nei confronti delle persone dai 55 anni in su. Ma non tutti i paesi hanno optato per questa decisione: in Danimarca ed in Finlandia – più saggiamente – la sospensione non è ancora terminata. Infatti, come riportato dall’agenzia di stampa Adnkronos, il capo dell’Autorità sanitaria danese, Soren Brostrom, ha dichiarato che c’è bisogno di più tempo per verificare se il vaccino sia collegato o meno ai gravi rischi di trombosi. Anche in Finlandia le somministrazioni non sono ancora riprese e si sta indagando su due possibili casi di trombosi.

Detto ciò, dopo il via libera dato dall’Ema è iniziata anche la propaganda in favore di AstraZeneca. A prescindere dall’idea che si ha di questo siero, è innegabile che i media mainstream ed i personaggi più influenti abbiano iniziato a schierarsi pubblicamente a favore del vaccino anglo-svedese, con l’obiettivo di rassicurare le persone. In tal senso, il presidente del consiglio Mario Draghi ha recentemente affermato che si farà iniettare tale vaccino, come potete vedere in questo video pubblicato dal Corriere della Sera.

Inoltre, non si possono non citare le dichiarazioni rilasciate da una giornalista norvegese e riportate dal sito RT. La giornalista ha affermato che “amerebbe morire” a causa del vaccino AstraZeneca se ciò fosse utile a vincere la “guerra contro il coronavirus”. Senza dubbio dichiarazioni alquanto discutibili.

Ad ogni modo, in Italia sembra esserci ancora molta diffidenza da parte dei cittadini nei confronti dei vaccini AstraZeneca. Ieri, al centro vaccinale della Stazione Marittima di Napoli, il 60% dei convocati non si è presentato. Infatti, come riportato da Adnkronos, all’interno della categoria “personale scolastico e universitario” solo 339 degli 840 convocati si sono presentati.

Per concludere, prima che si scatenasse questo putiferio, noi all’interno di questo vecchio articolo avevamo già sottolineato la potenziale mancanza di affidabilità dei vaccini AstraZeneca.

E tu cosa ne pensi di tutto ciò? Credi che i vaccini AstraZeneca siano sicuri o hai dei dubbi in merito? Faccelo sapere nei commenti e se ti è piaciuto l’articolo condividilo! Ci aiuterai a crescere!

Di Raffaele De Luca

Riferimenti
AIFA articolo 1
AIFA articolo 2
Repubblica
adnkronos 1
RT
adnkronos 2

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