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Achille Lauro – La decadenza della società

comparazione di virilità tra John Wayne e Achille Lauro

C’era una volta l’uomo virile e fiero di se, con dei principi e dei valori morali inalienabili che nessuno pensava di poter mettere in discussione. Una figura forte le cui qualità, proprie della virilità, sono servite per fare grandi imperi, stati, società… E ancor prima semplicemente i popoli. Ma quando arriva – o si fa arrivare – la decadenza della morale, degli usi e dei costumi… Comincia il crollo. E’ stato così per l’impero romano e lo sarà anche per noi.

(Consigliamo di vedere questo video illuminante del professore Umberto Galimberti).

Umberto Galimberti

Amici, vi chiedo di ascoltare questo intelligentissimo ragionamento di Umberto Galimberti. Che ne pensate?Buon ascolto

Pubblicato da Oriana Fallaci – Storia di un'Italiana su Mercoledì 18 settembre 2019

In realtà lo è già per noi, altrimenti non si sarebbe mai permesso uno spettacolo mediatico come quello di Achille Lauro in un rispettabile – in passato – evento riconosciuto a livello internazionale come il Festival di Sanremo. Perchè diciamocelo… In TV si è sempre fatto vedere quello che era comodo che si vedesse.Quando si voleva una popolazione colta e forte per prosperare si mandavano in onda film che richiamavano l’eroicità ellenica, programmi ad alto valore culturale e formativo…

Non il Grande Fratello… non quattro donnette mezze nude che parlano delle cose più banali che possano esistere sulla terra… E la musica, così come altre forme artistiche, seguiva e ha sempre seguito la direzione dei tempi. Il decadimento della società manifestato da quelli che ne sono le icone – in questo caso Achille Lauro ma ce ne sono tanti altri – è visibile nell’atteggiamento, nel vestiario… negli stessi testi delle canzoni.

Dicevamo… Quando l’obiettivo era formare la popolazione ed elevarne la cultura si mandavano in onda programmi che spingevano in quella direzione… Addirittura c’erano persone che – letteralmente – imparavano cose semplicemente ascoltando la radio mentre andavano al lavoro. C’era interesse nel formare ed elevare culturalmente le persone.

Invece cosa mandano in onda oggi, dove c’è una precisa strategia di manipolazione sociale che punta a livellare la popolazione al ribasso in qualsiasi aspetto, da quello economico a quello culturale? Guarda tu stesso… Accendi la tv, fai zapping dei canali, togli i tg, poco altro e ti renderai conto da solo della spazzatura che va in onda.

Un fatto ammesso dagli stessi registi che sono dentro il mondo della televisione e in merito vi consigliamo caldamente di leggere “Fine Trasmissioni” di Sergio Colabona. Un regista e autore televisivo che ha condotto trasmissioni famose come lo stesso Grande Fratello citato poco fa e che ha denunciato apertamente il degrado della televisione.

Stiamo parlando di TV ma ovviamente è compreso anche il cinema. Infatti ti renderai conto come – semplicemente guardando i film con un minimo di consapevolezza – tutta o gran parte della produzione cinematografica è indirizzata su precisi messaggi da instillare nella mente delle persone.

Quale pensate sia l’obiettivo di tutto questo se non quello di spingere le persone verso una deriva “post-umana”? I vari Steve Reeves, Reg Park, John Wayne, Rambo, Rocky (perfetto esempio di propaganda), hanno lasciato il posto ad icone del calibro di Justin Bieber, Zac Efron e… Per tornare al panorama discografico, Achille Lauro. Te lo immagini quest’ultimo andare “alla conquista del west” come John Weyne? Penso che questa scena proiettata nella tua mente possa descriverti bene il messaggio di questo articolo.

Non sono i tempi che cambiano, non lasciate passare questa scusante. Come vedremo prossimamente nel blog, l’umanità è sempre stata guidata e mai essa stessa ha deciso la direzione del suo “progresso”.

Menti sottili lo hanno più volte confermato…

La folla è un gregge docile incapace di vivere senza un padrone. È talmente desiderosa di obbedire che si sottomette istintivamente a colui che le si pone a capo.

Sigmund Freud

Il grande gregge del genere umano ha sempre e dovunque necessariamente bisogno di capi, guide e consiglieri, nelle figure e secondo le occasioni più varie: tali sono i giudici, i governanti, i condottieri, i funzionari, i preti, i medici, i dotti, i filosofi, e così via, che hanno tutti insieme il compito di condurre, attraverso il labirinto della vita, questo genere umano, per la maggior parte estremamente incapace e stolto…”

Arthur Schopenhauer

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