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5G e coronavirus, esiste una correlazione?

Antenne 5G e focolai di coronavirus si sovrappongono nella mappa del territorio nord americano

In un nostro precedente articolo introduttivo sul coronavirus avevamo accennato al fatto che il 5G può aver favorito il peggioramento del quadro clinico da infezione di coronavirus influenzando negativamente la risposta immunitaria delle persone. Nessuno può negare che l’esposizione alle radiofrequenze mina il sistema immunitario come dimostrano diversi studi, e il 5G di fatto è un potentissimo veicolo di radiofrequenze. In questo breve articolo/post vogliamo semplicemente mostrarvi la sovrapposizione tra le installazioni delle antenne del 5G e i focolai del coronavirus sul territorio nord americano (immagine in alto) dopodiché ognuno faccia le proprie riflessioni.

È sicuramente vero che i posti in cui sono state installate le antenne sono anche quelli più popolati per ovvie ragioni ma diamine, la sovrapposizione è quasi identica… Non può non dare da pensare. Per le esigenze reali della popolazione, il 5G non serve. Il 4G – anch’esso dannoso per la salute – sta ampiamente soddisfando quelle che sono le attuali esigenze. A chi serve allora?

A Google, Apple, Facebook, Microsoft, all’Internet of Things (IOT), alla guida autonoma, ai governi per la sorveglianza di massa… E più in generale a tutte quelle applicazione che necessitano di bassa latenza, cioè di un bassissimo tempo di risposta della rete che non dovrebbe superare 1 millisecondo nel 5G e 0,1 millisecondi nel 6G (si, il 5G è già storia prima ancora che sia operativo). Questo perché nelle applicazioni real-time più della velocità di scaricamento o invio dei dati serve un basso tempo di risposta. Provate a pensare ad un’auto che guida da sola e deve interagire con gli altri autoveicoli scambiandosi informazioni sui sorpassi, sugli stop e così via… Le decisioni devono essere prese subito, non possono passare dei secondi per aspettare la risposta dagli autoveicoli in transito necessaria per la coordinazione degli autoveicoli, altrimenti l’incidente sarebbe assicurato. Ma anche qui, a chi giova la guida autonoma? Non crediate che lo stanno facendo per noi. Non crediate al “balzo in avanti” e al “progresso necessario”… Sono fandonie, e lo dimostreremo.

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